

Cinema
Happy Winter di Giovanni Totaro è già un successo (il mio omaggio)
Presentato con successo a Venezia nella sezione “fuori concorso” della 74esima mostra internazionale d’arte cinematografica, “Happy Winter”, il documentario ambientato a Mondello. Si tratta dell’opera prima del giovane regista palermitano Giovanni Totaro, cofinanziato dalla Sicilia Film Commission, nell’ambito del programma “Sensi Contemporanei” e prodotto da Indyca, Zenit Arti Audiovisive e Rai Cinema.
Il film coniuga felicemente uno sguardo antropologico sulla comunità dei bagnanti che popola il lido e “le capanne” della stazione balneare di Mondello con una accurata “messa in scena” cinematografica che si avvale di un cast tecnico in ampia misura siciliano. Si aggiungono Paolo Ferrari come direttore della fotografia e Andrea Maguolo al montaggio (David di Donatello per “Lo chiamavano Jeeg Robot”). Giovanni Totaro, è un ex allievo della Sede Sicilia del Centro Sperimentale di Cinematografia, sostenuta dalla Sicilia Film Commission con “Sensi Contemporanei”, così come parte della troupe impiegata (regista, direttore produzione, operatore, datamanager/assistente al montaggio). Il film, presentato a Venezia, trae spunto infatti dalla rielaborazione e dallo sviluppo del brillante saggio di diploma con cui Totaro concluse a Palermo nel 2015 il suo triennio di studi in Cinema Documentario.
“Il cinema siciliano continua a ricevere importanti apprezzamenti nei Festival e nei contesti più prestigiosi, – dichiara Anthony Emanuele Barbagallo, Assessore al Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana -. La sede Sicilia del Centro Sperimentale di Cinematografia, che contribuiamo a sostenere e da cui proviene il giovane regista Giovanni Totaro, è un punto di riferimento d’eccellenza nel panorama nazionale e sta formando una squadra ogni anno sempre più nutrita di giovani talenti che si fanno strada nel mondo del cinema”.
“L’emergere di tante professionalità – aggiunge Alessandro Rais, Direttore dell’Ufficio Speciale Cinema / Sicilia Film Commission – è il segno che il lavoro che stiamo portando avanti con convinzione e continuità va nella giusta direzione, anzi almeno in tre: nella scelta delle opere da cofinanziare, il cui valore viene ancora una volta riconosciuto dai festival internazionali più prestigiosi; nella scelta di creare in Sicilia una struttura d’eccellenza per la formazione cinematografica, proprio a partire dal cinema documentario, da cui proviene il giovane Totaro; e nella scelta di aver portato in Sicilia ormai da anni un importante evento dedicato all’internazionalizzazione dei documentari italiani, gli IDS – Italian Doc Screenings Academy, dove nel 2015 questo progetto è stato presentato per la prima volta ed ha trovato i suoi primi produttori italiani e stranieri”.
Servizio TGR Sicilia delle 19.30 del 9 settembre 2017
HAPPY WINTER
Sarà presentato in anteprima nazionale a Palermo, dopo la presentazione ufficiale alla Mostra del Cinema di Venezia, domenica 1 ottobre al Cinema Rouge et Noir proprio nell’ambito della nuova edizione degli IDS AcademyIII edizione, che si svolgeranno dall’1 al 4 ottobre 2017.
BUON INVERNO
(Italia, 2017, 91′), regia: Giovanni Totaro; Fotografia: Paolo Ferrari;
SINOSSI
Ogni anno d’estate sulla spiaggia di Mondello a Palermo, vengono costruite centinaia di cabine pronte ad ospitare altrettanti nuclei di bagnanti che vi passeranno la stagione. Per queste persone le capanne sono lo scenario perfetto per nascondersi dietro al ricordo di uno status sociale che la crisi degli ultimi anni ha minato. Una famiglia s’indebita per fare le vacanze al mare e apparire benestante tra i bagnanti; tre donne si abbronzano per sentirsi ancora giovani e diventare le star dell’estate, mentre nella stessa spiaggia un barista pensa a guadagnare più soldi possibili per superare l’inverno. Tutti aspettano la notte di ferragosto per vivere da protagonisti la fiera della vanità estiva e continuare a fare finta che la crisi economica non esista.
GIOVANNI TOTARO
Regista, nato a Palermo nel 1988, diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia, sede di Palermo, è co-regista dei due cortometraggi “La conservazione della specie”, “Sfidare il Tempo” e del mediometraggio “What I’ve to do to make you love me”. Ha lavorato ai film collettivi “Appunti per un film su Palermo” e “1963 – Quando a Palermo c’erano le lucciole”. Ha scritto e diretto il documentario “La traiettoria ideale”. Con il progetto “Happy Winter” ha vinto il premio per lo sviluppo Doc/It IDS Academy, il premio MISE al Mercato internazionale Mia 2015, il premio come miglior progetto ad Hot Docs -Toronto-2016 e il premio di post-produzione promosso dal Milano Film Network nel 2016
Cinema
La Sicilia di Montalbano, lo speciale Ulisse

E’ “La Sicilia di Montalbano” il titolo dello speciale di “Ulisse, il Piacere della Scoperta” che Rai Cultura propone lunedì 17 febbraio 2025 alle 21.30 su Rai 1.
Alberto Angela, in occasione del centenario dalla nascita di Andrea Camilleri, dedica una puntata all’isola del commissario Montalbano. Un viaggio in un angolo della Sicilia che, grazie alla figura creata dal grande scrittore e impersonata da Luca Zingaretti, è diventato la meta desiderata di tanti turisti. Si andrà alla scoperta dei luoghi in cui sono state ambientate le avventure del commissario: Scicli, Ragusa, Modica, la Scala dei Turchi, la Fornace Penna. E poi Marzamemi, Donnafugata, la Valle dei Templi di Agrigento, Tindari.
Un viaggio incedibile
Ma non sarà soltanto un viaggio alla scoperta di paesaggi incantati della Sicilia: ogni località, infatti, costituirà la tappa di un progressivo avvicinamento a Montalbano. Nel suo cammino Alberto Angela sarà accompagnato dai protagonisti della serie diretta per anni da Alberto Sironi. Incontrerà via via il bizzarro personaggio di Catarella (l’attore Angelo Russo), il fedele ispettore Fazio (Peppino Mazzotta), il “fimminaro” Mimì Augello (Cesare Bocci) fino a imbattersi nel protagonista, Luca Zingaretti. Da tutti cercherà di farsi raccontare i tanti piccoli e grandi episodi che hanno costellato i quindici anni in cui si sono dipanati i 37 episodi in cui il commissario e i suoi collaboratori sono stati coinvolti. A tutti rivolgerà l’augurio da parte del pubblico di vederli tornare in azione.
In memoria del maestro Camilleri
Sarà, insomma, una festa in onore di Montalbano nella quale non potrà mancare un omaggio al suo creatore: Andrea Camilleri. Arianna Mortelliti, nipote dello scrittore, ricorderà il modo in cui il nonno scriveva mentre l’editore Antonio Sellerio parlerà del suo successo in tutto il mondo.
Dire Sicilia, dire Montalbano, però, è anche parlare della cucina e della pasticceria siciliana: e sarà questo il compito della scrittrice Simonetta Agnello Hornby in un trionfo di cassate, cannoli e biancomangiare.
“La Sicilia di Montalbano“, uno speciale “Ulisse, il piacere della scoperta” di Alberto Angela scritto con Fabio Buttarelli e Vito Lamberti, Aldo Piro, Emilio Quinto. A cura di Alessia Casaldi, Sara Signoretti. Produttore esecutivo Caterina Del Papa. Capo progetto Anna Maria Tiberi. Regia di Gabriele Cipollitti.
Guarda l’intervento di Alberrto Angela a Sanremo
Cinema
Dietro la curva, del regista Dario Cangemi

E’ una storia che si ripete ogni volta che la squadra di calcio del Palermo gioca in casa. Passione e fedeltà ai colori rosanero scorrono nelle vene di migliaia di tifosi. Il giovane regista, Dario Cangemi, ne sceglie uno, Giuseppe Zanchi, 43 anni, vissuti tutti sulla strada, a garantire un pezzo di pane alla famiglia e alla moglie malata.
Dietro la curva
Il film, per i suoi contenuti, richiama a un trattato di antropologia, perchè l’autore non solo segue, con rigore, le vicende umane di questa persona, che nella sceneggiatura diventa personaggio, ma l’intero microcosmo umano che gravita attorno a lui.
Il microcosmo umano
Lo spettatore è letteralmente inghiottito dal quel fiume in piena rappresentato dalla tifoseria del Palermo, che, ogni volta che la squadra del cuore vince, si riversa nei chioschi del piazzale antistante lo stadio “Renzo Barbera”. Qui non compri soltanto il panino con la milza e la birra, qui senti l’odore della cipolla fritta, di quelle panelle e crocchè, che fanno di questa città la regina del gusto.
Storie
Nella bancarella di Giuseppe, si intrecciano storie fatte di sguardi e di parole non dette. Luoghi dove si creano legami forti e dove vengono investiti tutti i sensi nella infinita varietà di colori, profumi e suoni. Allestire il chiosco è un rituale, che inizia già il giorno prima con la preparazione degli ingredienti a casa della mamma del protagonista, come a volere suggellare una tradizione e una conoscenza custodita negli anni. E’ questo il vero patrimonio culturale immateriale che rischia di scomparire. E così quell’attività semplice e umile diventa per Giuseppe e i ragazzi che lo aiutano simbolo di identità e di orgoglio da mostrare ai tifosi del Palermo. I sorrisi e le goliardate di fine servizio cedono il passo però alla tristezza. Giuseppe ha una moglie malata, che sogna di andare allo stadio ma non può e si prende cura di lei con amorevole dedizione.
Il regista
Dalle parole del regista emerge tutta la forza narrativa che diventa trasposizione filmica di una storia totalizzante, che gli è servita, per sua stessa ammissione, anche a esplorare un parte di sé. “Mi sono immerso nella vicenda umana di Giuseppe fin dal primo istante, dal primo nostro incontro, mettendo al centro della ricerca l’uomo e la sua condizione. Ho cercato di rendere la telecamera invisibile per avere accesso al suo mondo quello più intimo. Con Giuseppe è stato come conoscersi da una vita ed essersi soltanto ritrovati”.
Una sorta di introiezione psicologica, quella di Dario che già nel precedente lavoro d’esordio: “Allontanarsi dalla Linea”, aveva raccontato con grande lirismo lo spopolamento di giovani siciliani che hanno lasciato le loro famiglie per trasferirsi altrove, in cerca di una soddisfazione professionale. Le musiche di di Giacomo Scinardo Tenghi impreziosiscono questo splendido documento filmico, montato da Luca Caputi, con la fotografia di Valerio Fea. Dietro la curva ha avuto il sostegno di: TifosiPalermo e Marte Studios.
Cinema
Tre titoli di Cinecittà in concorso ai David

Luce Cinecittà è presente con ben tre titoli di coproduzione e distribuzione tra le quindici opere finaliste del Premio David di Donatello – Cecilia Mangini 2025 per il miglior film documentario, testimonianza di un’attenzione del più importante Premio del cinema italiano alla factory creativa del Luce nel settore del cinema del Reale. I film targati Luce-Cinecittà sono “Il cassetto segreto” di Costanza Quatriglio, “Duse – The Greatest” di Sonia Bergamasco e “REAL” di Adele Tulli.
“Siamo particolarmente orgogliosi” – commenta Chiara Sbarigia, Presidente di Cinecittà – “del percorso produttivo dei nostri titoli finalisti ai David. Il film di Costanza Quatriglio nasce da un nostro impulso, è stato presentato alla Berlinale ed è un monumento all’importanza dell’Archivio. Duse inizia proprio oggi il suo percorso nei cinema con un ritratto di donna emozionante, e il film di Adele Tulli ha avuto un viaggio felice da Locarno a Rotterdam alle sale. In modi diversi riflettono il lavoro creativo e produttivo di Luce Cinecittà nel proporre storie, linguaggi, cultura contemporanea nel senso più bello e spettacolare”
“Quella di Cinecittà” – dichiara l’AD Manuela Cacciamani -“ è una mission fondamentale nel portare in tutti i canali, dai festival, alla sala, alle tv al web, il cinema in tutte le sue forme. Il documentario è un genere tra i più vitali del nostro ecosistema produttivo e con orgoglio lo diffondiamo a tanti pubblici in Italia e all’estero. Un lavoro impegnativo, appassionante e fondamentale nel sostegno del cinema di qualità. La notizia di oggi ci conferma la bontà del nostro impegno quotidiano con una soddisfazione ulteriore: accompagnare tre registe nella corsa a un premio così importante“.
Luce Cinecittà condivide questa affermazione con gli autori, i produttori, i tecnici e quanti hanno dato vita ai film, cui augura un viaggio ancora molto lungo.
-
Arianna Scinardo4 anni ago
Il cocker tanto famoso quanto intelligente
-
In Evidenza5 anni ago
Biagio Conte: “Non vince il virus, Dio è più forte”
-
In Evidenza5 anni ago
Sicilia: zero decessi e zero pazienti in terapia intensiva
-
Cinema6 anni ago
Cinema e Massoneria un binomio misterioso e sorprendente
-
Cocker8 anni ago
Il cocker è fra i cani più oziosi del mondo
-
Editoriali16 anni ago
L’invidia è la vendetta dell’incapace
-
Cultura8 anni ago
Le stanze ferite: diario di viaggio nella Real Casa dei matti
-
Arianna Scinardo9 anni ago
Irish setter, cocker spaniel e cavalier king: “I cani rossi adottati prima degli altri”