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Cinema

Immaginario Arabo Normanno

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È stato presentato questa mattina, presso la Sala Giunta di Palazzo delle Aquile, il concorso di arti e creatività (Fotografia, Video, illustrazioni, scultura, performance) ‘Immaginario Arabo Normanno’.

Presenti all’incontro con la stampa, tra gli altri, il Sindaco di Palermo e Presidente del Comitato di Pilotaggio del Sito Arabo-Normanno, Leoluca Orlando, il Direttore della Fondazione Patrimonio Unesco Sicilia, Aurelio Angelini, il Direttore della sede siciliana del Centro sperimentale di Cinematografia, Ivan Scinardo.

Il contest – aperto a tutti, senza limiti di età e di nazionalità, di qualifica o curriculum, di materiali e di tecniche – è stato concepito per celebrare l’iscrizione nel Patrimonio Unesco di Palermo Arabo-Normanna e delle cattedrali di Cefalù e Monreale.

Ai partecipanti viene chiesto di raccontare al mondo intero, lo straordinario Patrimonio storico e culturale della nostra terra.

Per garantire la massima divulgazione del concorso, sarà inviata una circolare a tutte le scuole di Palermo, Monreale e Cefalù; inoltre verrà pubblicato il bando anche sul portale del Turismo e su quello del Comune di Palermo, oltre all’affissione delle locandine presso le attività commerciali del Cassaro Alto, tutti i Centri di Informazione Turistica della città, compreso quello del porto, aperto in concomitanza dell’arrivo delle navi da crociera, presso l’aeroporto Falcone e Borsellino, presso la sede della Consulta delle culture che lo diffonderà nelle comunità straniere a Palermo, ed al ‘salone del Gusto’ di Torino a cui l’Amministrazione comunale partecipa.

Il bando, contenente il regolamento e le modalità di partecipazione, potrà essere scaricato a partire da domani, 15 settembre, all’indirizzo internet: www.unescoarabonormanna.it.

Il termine ultimo per la presentazione delle candidature è fissato per sabato 5 novembre 2016. Sarà possibile presentare solo una candidatura per categoria (audio, video, illustrazioni).

Attraverso i social verrà fatta una prima selezione con cui si procederà all’individuazione di cinquanta opere che saranno pubblicate in un catalogo.Tra queste,
una giura di qualità sceglierà le 6 migliori, suddivise in tre sezioni (audio, video, illustrazioni). I vincitori riceveranno un premio ‘dedicato’: tra cui un week-end in Europa in una città ‘sito Unesco’ per due persone, buoni acquisto in libri e attrezzature, abbonamenti per stagioni concertistiche e teatrali.

È previsto anche un Premio Speciale ‘Community Unesco’, rivolto alle scuole di ogni ordine e grado, all’Accademia di Belle arti, al Conservatorio, all’Università, ma anche alle scuole di danza e musica ed alle associazioni culturali.

L’iscrizione nel patrimonio UNESCO di Palermo Arabo-Normanna e delle cattedrali di Cefalù e Monreale rappresenta un riconoscimento straordinario per la nostra storia che entra nel Patrimonio mondiale dell’Umanità. L’UNESCO, nellaDichiarazione di eccezionale valore universale per l’iscrizione del Sito scrive: ‘…rappresenta un esempio materiale di convivenza, interazione e interscambio tra diverse componenti culturali di provenienza storica e geografica eterogenea. Tale sincretismo ha generato un originale stile architettonico e artistico, di eccezionale valore universale, in cui sono mirabilmente fusi elementi bizantini, islamici e latini, capace di volta in volta di prodursi in combinazioni uniche, di eccelso valore artistico e straordinariamente unitarie. Il sincretismo arabo-normanno ebbe un forte impatto nel medioevo, contribuendo significativamente alla formazione di una koinè mediterranea, condizione fondamentale per lo sviluppo della civiltà mediterraneo – europea moderna.’

‘Credo – ha dichiarato il Sindaco Orlando – che l’Arabo-Normanno non sia semplicemente una delibera formale dell’Unesco, ma invece è, e deve sempre più diventare, parte della vita della città, della comunità. Da questo punto di vista, il concorso serve a suscitare la curiosità da una parte, la conoscenza dall’altra e, infine, la creatività. Al concorso possono partecipare tutti coloro che ritengono di poter dare un contributo, dalle scuole alle università alle accademie di arte, ai teatri, non soltanto di Palermo ma del mondo. E’ opportuno precisare che l’elaborato può essere di qualunque genere, non c’è limite alla creatività. Nel corso degli anni sarà interessante valutare come l’Arabo-Normanno viene percepito, con riferimento all’incedere del tempo, ma sarà altrettanto interessante vedere come viene percepito in termini di sensibilità creativa da chi vive a Palermo, a Monreale o a Cefalù, piuttosto che a Tokyo o Buenos Aires. Questo concorso è un modo per far si che l’Arabo-Normanno da una parte faccia riferimento alla creatività, all’immaginazione ‘dal basso’, dall’altra ritorni sotto forma di promozione di attività turistica e culturale’-

‘Questa è la prima edizione del contest – ha spiegato Aurelio Angelini – che ripeteremo ogni anno, definendo, strada facendo, ulteriori iniziative. Qualunque cittadino del mondo può partecipare, nello spirito sia dell’Unesco che dell’Arabo-Normanno. Vorremmo che persone che vivono in altre parti del mondo, ci raccontassero – attraverso una foto, un video, un’opera d’arte, o qualunque altra forma – come vedono questo intreccio di culture. L’obiettivo che ci poniamo è anche quello di far crescere la consapevolezza, nelle popolazioni locali, di vivere in un territorio straordinario ed ospitale. Confidiamo in una grande partecipazione per riuscire a rendere ancora più solido il progetto che stiamo portando avanti da un anno’.

‘Palermo ha un patrimonio straordinario che è la scuola di cinema – ha detto Scinardo. L’adesione del centro sperimentale al progetto sarà massima e certamente genererà un lavoro filmico sul taglio di cinema documentario’.

Cinema

“The end” il film di Joshua Oppenheimer

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“The end” del regista candidato all’Oscar, Joshua Oppenheimer presentato nelle profondità della miniera di sale di Petralia

Più di 80 giornalisti provenienti da tutta Europa, invitati dalla società di Distribuzione I Wonder, hanno vissuto una delle esperienze più straordinarie e immersive che difficilmente potranno dimenticare nella loro vita. La miniera di sale di salgemma di Raffo, frazione di Petralia Soprana, in provincia di Palermo, gestita dalla società Italkali, per oltre un mese, aveva ospitato, nel 2023, un centinaio di maetsranze, provenienti da tutto il mondo, per girare il film del regista, candidato all’Oscar, Joshua Oppenheimer, “The end”. E’ qui che è tornato assieme ai produttori e parte del cast per presentarlo in anteprima alla stampa internazionale. Arriverà in sala, distribuito da I Wonder Pictures, il prossimo 3 luglio.  

La location

Lo scenario mozzafiato, un sito geologico di circa cinque milioni di anni fa, con oltre 80 km di gallerie, distribuite su otto livelli, scavate fino a profondità oceaniche. In una di esse gli organizzatori hanno installato un maxi schermo e proiettato il film,  con una acustica perfetta. Tanti gli ospiti della Sicilia Film Commission della Regione siciliana, diretta da Nicola Tarantino e tutti autorevoli; per quasi due ore mezza sono stati rapiti dall’incanto del film e dell’ambiente circostante, totalmente isolato dal mondo esterno per via della sua profondità. Dopo un primo briefing con il direttore della miniera, caschetto di protezione in testa, la discesa nelle viscere della terra, visitando prima il Museo “SottoSale”, realizzato con opere straordinarie e, dopo la proiezione,  con i pullmini a percorrere alcuni chilometri, poer  raggiungere le location ,  che l’Italkali ha voluto mantenere. Pochi elementi di scena che, come per magia, hanno preso vita nel racconto emozionato  di Oppenheimer, che a tutti è sembrata più una meditazione.

Il film

Lo aveva già fatto nell’opera che lo ha consacrato a livello internazionale, “The act of killing” (L’atto di uccidere, 2012), e si è ripetuto anche in questo straordinario lavoro, non abbandonando mai il suo sguardo sul senso di colpa e sulla rimozione, che affida a un cast stellare. The end è una sorta di musical atipico, con un linguaggio a metà tra il filosofico e il surreale affidando agli attori momenti di alienazione claustrofobica legati alla necessità di vivere in un bunker per la scomparsa fuori dell’intera popolazione. Durante il suo racconto ai giornalisti Joshua, con accanto la produttrice e l’attore George MacKay, ha chiesto agli ospiti di chiudere gli occhi e, nel buio, “ascoltare il silenzio” per riflettere sulla crisi irreversibile dell’essere umano e sulla sua incapacità di affrontare con responsabilità i suoi errori. Spetta all’uomo scegliere che direzione prendere nel futuro se continuare a distruggere la specie e l’ambiente e quindi vivere, come ha detto il regista, “nell’illusione confortante delle menzogne”.

La sceneggiatura

E’ firmata dallo stesso regista con Rasmus Heisterberg (“Uomini che odiano le donne”), prende  vita nelle splendide musiche di Marius de Vries (“Romeo+Giulietta”) e Joshua Schmidt (“Adding machine”), con testi dello stesso Oppenheimer. E’ proprio l’uso del musical, come forma di linguaggio raffinato e coinvolgente, che caratterizza il film per la sua leggerezza che diventa intensità espressiva nel raccontare “un canto struggente” come è stato definito da Andrea Romeo, ideatore di Biografilm, nell’introdurre la proiezione. Presentato in anteprima mondiale al Telluride Film Festival e successivamente al Toronto International Film Festival, il film nasce da una prestigiosa collaborazione internazionale tra Danimarca, Germania, Irlanda, Italia, Regno Unito e Svezia.

La trama

Il mondo è finito. Ma l’umanità, forse, no. In un bunker sotterraneo riarredato come una casa di lusso, vivono e sopravvivono: Madre (il premio Oscar Tilda Swinton), Padre (il candidato all’Oscar Michael Shannon) e Figlio (George Mackay);  cercano di mantenere la speranza e un senso di normalità aggrappandosi a piccoli rituali quotidiani. Ma l’arrivo di una ragazza dall’esterno (Moses Ingram) incrinerà il delicato equilibrio di questo apparente idillio familiare.

Il regista

Joshua Oppenheimer  è cresciuto ad Harvard e a Central Saint Martins; i suoi primi lavori, i cortometraggi The Globalisation Tapes, The Entire History of the Louisiana Purchase (1998), These Places We’ve Learned to Call Home (1996). L’esordio nel suo primo lungometraggio, nel 2012 con The Act of Killing dopo avere studiato per decenni l’opera terrificate delle milizie della morte in Indonesia e raccolto le testimonianze agghiaccianti delle vittime. Il film è stato presentato in anteprima in Italia, nel 2013, nel corso della nona edizione di Biografilm Festival, dove  ha vinto il Premio della Giuria Internazionale con la motivazione “…un’avvincente, intrepida, terribile, esibizione del male e per la sua regia innovativa”.  Ha vinto un BAFTA, il premio ecumenico Panorama a Berlino, il CPH:DOX Award e molti altri. Candidato agli Oscar per il Miglior Documentario 2013. Il suo secondo lungometraggio, The Look of Silence, sempre incentrato sui massacri indonesiani, ha vinto il Gran premio della giuria alla 71ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia ed è stato distribuito in Italia prima che nel resto del mondo, ricevendo pure una nomination agli Oscar 2016.

Guarda il trailer

Immagini e video realizzati con il controbuto di https://madonielive.com/

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Biennale College Cinema

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Al via i bandi Biennale College Cinema – International e Biennale College Cinema – Immersive, aperti entrambi dal 6 maggio al 7 luglio.

 

Biennale College Cinema è un’attività strategica rivolta alla formazione di giovani filmmaker provenienti da tutto il mondo. Biennale College vuole promuovere i talenti offrendo loro di operare a contatto di maestri per la messa a punto di “creazioni”.

Il principale scopo è quello di affiancare e arricchire la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia con un laboratorio di alta formazione, ricerca e  sperimentazione, per lo sviluppo e la produzione di opere audiovisive a micro-budget, aperto team di registi e produttori di tutto il mondo.

Biennale College Cinema riceve il sostegno del Ministero della Cultura e il sostegno aggiuntivo di Chanel.
Biennale College Cinema si avvale della collaborazione accademica con The Gotham Film & Media Institute di New York e del TorinoFilmLab.

Biennale College Cinema – International

Il bando è rivolto a team composti da regista e produttore, provenienti da tutto il mondo.
Biennale College Cinema selezionerà nove progetti internazionali a microbudget che saranno invitati a partecipare a un workshop di 10 giorni a Venezia.

La sfida è di realizzare – al termine di un percorso della durata di  un anno e che segue l’intero arco di ideazione, sviluppo, produzione, regia, marketing, audience engagement e distribuzione di un film – fino a quattro opere audiovisive di lungometraggio a micro-budget. 

Il bando è aperto dal 6 maggio al 7 luglio 2025.

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Cinema

On air, il festival, seconda edizione

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Torna a Palermo per la sua seconda edizione ON AIR, il Festival che intreccia il mondo delle Serie TV e del Cinema con le grandi tematiche sociali del presente. Dal 30 maggio al 1° giugno, tre giorni di talk tematici e incontri con i protagonisti del mondo dello spettacolo e realtà che operano nel sociale, per confrontarsi su temi come l’uguaglianza di genere, la diversità, l’inclusione sociale, la giustizia, la sostenibilità ambientale e il ruolo dell’arte nel cambiamento culturale. A fare da cornice agli appuntamenti, lo splendido Palazzo dei Normanni. Ospiti d’eccezione di questa edizione: Luca Argentero, tra i volti più popolari e amati dal pubblico, Vittoria Puccini, Romana Maggiora Vergano. Nel corso del Festival, ampio spazio sarà dedicato anche al dialogo con la nuova generazione di attori, tra cui Giovanni Nasta, Lea Gavino, Adriano Moretti, in un confronto aperto sulle opportunità e le insidie dei social media per chi cresce professionalmente sotto i riflettori.

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