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Cinema

The Signal Flow, i documentari sugli americani

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4 documentari realizzati dal C.S.C. sulle basi militari americane in Sicilia per Manifesta12

Gli studenti del corso di documentario del Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo, hanno impiegato quasi 5 mesi di lavoro per realizzare 4 documentari, sotto la supervisione di Luara Poitras, premio oscar, nel 2015,  come migliore documentario per il film: “Citizenfour” sullo scandalo spionistico dell’intelligence americana. I progetti filmici fanno parte del programma principale di Manifesta 12, la biennale nomade di arte e cultura contemporanea e sono visibili a palazzo Forcella De Seta nell’antico quartiere della Kalsa a Palermo.

1) “The truth is in the sky“, di Claudia Mastroroberto
Racconta la storia di un atto di guerra in tempo di pace. Uno sguardo originale, con importanti materiali d’archivio sulla vicenda, ancora nell’ombra, dell’abbattimento del DC9 sui cieli di Ustica.

2)”The American dream”, di Sebastiano Caceffo
Il sogno americano è tramontato da tempo tra gli europei. Ma una parte della gioventù dei migranti africani che continuano a venire in Italia crede ancora in questo sogno.

3)“The scar”, di Anton Franckovitch Rinolfi:
La base aerea di Comiso è stata utilizzata da USAF durante la Guerra Fredda. Era una città all’interno della città, con case a schiera, centri commerciali, attività ricreative, chiese e bunker atomici con 112 missili da crociera. Cosa rimane oggi?

4) “Wave in nature“, di Basilio Maritano, Rosario Minervini, Serena Oddo.
A Niscemi vi è un insediamento militare statunitense che sta trasmettendo onde in tutto il mondo con l’obiettivo di controllare le armi da guerra, ma ha anche una delle riserve naturali più antiche di alberi da sughero.

A questo importante progetto, la Sede Sicilia della Scuola Nazionale, la cui attività didattica è interamente sostenuta dalla Sicilia Film Commission (Ufficio Speciale per il Cinema e l’Audiovisivo dell’Assessorato al Turismo della Regione Siciliana) nell’ambito del programma “Sensi Contemporanei”, ha partecipato in modo attivo, investendo proprie risorse umane e creative e mettendo a disposizione le proprie attrezzature. Gli allievi coordinati da Laura Poitras, dal suo staff creativo e dal docente di regia del CSC Carlo Lo Giudice, hanno realizzato i documentari che hanno una durata compresa tra i 10 e i 15 minuti ciascuno. “Si tratta di lavori importanti, sia dal punto di vista della forma espressiva che dei contenuti. La presenza delle basi militari in Sicilia è affrontata dai nostri allievi con un occhio originale e creativo, soprattutto nel rapporto umano e sociale, ma anche nelle contraddizioni e negli inevitabili scontri che spesso si instaurano tra i militari americani presenti nelle basi e la popolazione siciliana”, dichiara il Direttore Didattico del CSC di Palermo, Pasquale Scimeca che ha fortemente voluto inserire nell’attività della Scuola questa esperienza formativa per dare l’opportunità ai propri allievi di lavorare fianco a fianco con una delle più importanti documentariste del panorama internazionale.

Un progetto come questo va nella giusta e condivisa direzione di un allargamento degli orizzonti e delle opportunità formative degli allievi della Sede Sicilia del CSC” – afferma inoltre Alessandro Rais, direttore della Sicilia Film Commission – “Siamo dunque lieti di aver contruibuito ad aggiungere un punto di vista internazionale ed eccentrico, ai consueti percorsi di indagine delle realtà siciliane

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Cinema

La Cineteca Nazionale va a scuola

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Al via la seconda edizione de “La Cineteca Nazionale va a scuola”, iniziativa che coinvolge 18 scuole e 90 classi

Il 21 novembre è partita, a Roma, la seconda edizione del progetto educativo a cura del CSC – Cineteca Nazionale “La Cineteca Nazionale va a scuola”. L’iniziativa, che coinvolgerà 18 scuole e 90 classi e proseguirà fino a maggio 2024, sarà articolata in quattro fasi: prevederà la consegna di un quaderno didattico di approfondimento messo a disposizione dalla Cineteca Nazionale (con testi e materiali interdisciplinari di approfondimento, pensato per essere utilizzato dalle/dai docenti come formazione e studio, ma anche come materiale didattico, da utilizzare con le classi), la proiezione di film – legati alla memoria audiovisiva italiana del Novecento – in una sala cinematografica con introduzione e incontro finale, una lezione in classe condotta da referenti esperti della Cineteca Nazionale e un contest finale per le classi al quale gli studenti potranno partecipare in forma libera con disegni o altri elaborati creativi.

A maggio saranno annunciati i premi del Contest 2024 che consisteranno in ingressi gratuiti nei due cinema aderenti all’iniziativa (Cinema Farnese Arthouse e Nuovo Cinema Aquila) o libri di argomento cinematografico.

Al suo secondo anno, il progetto prosegue il percorso legato alla storia del Novecento: “La Storia e le storie del cinema italiano”, con particolare riguardo al cinema delle origini e alle pioniere del cinema, alla condizione femminile, al fascismo, al nazismo e alla Shoah, alla Resistenza e all’emigrazione, cercando di “aprire” il discorso sui film in maniera interdisciplinare, coinvolgendo l’ambito storico, letterario, sociale e artistico. Inoltre, il progetto propone quest’anno un nuovo percorso: “Cinema secondo Natura” dedicato a tematiche quanto mai attuali come quella dell’emergenza climatica e del rapporto dell’essere umano con la natura, affrontate attraverso il cinema di animazione e alcuni “silent films”, film senza parole. Un percorso fruibile anche dalle prime classi della scuola primaria. Il primo film in programma è Il cammino della speranza di Pietro Germi, restauro a cura di Cineteca Nazionale in collaborazione con Cristaldi Film e presentato per i 70 anni del film al Festival di Cannes 2021.

I film saranno proiettati al Cinema Farnese Arthouse e al Nuovo Cinema Aquila; le introduzioni dei film in sala sono a cura di Maria Coletti (referente del reparto Relazioni Esterne del CSC – Cineteca Nazionale) con la collaborazione del critico Silvio Grasselli.

Il CSC – Cineteca Nazionale è il maggiore archivio cinematografico in Italia e tra i più importanti nel mondo e, insieme al CSC – Scuola Nazionale di Cinema, costituisce uno dei due settori principali della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia. Tra le sue attività primarie ci sono la preservazione e la valorizzazione del patrimonio cinematografico nazionale: da un lato il lavoro di restauro e di digitalizzazione delle opere che necessitano di un intervento per essere salvate e rese accessibili, dall’altro la volontà dell’incontro con le nuove generazioni per educare il giovane pubblico alla storia del cinema e alla cultura audiovisiva, anche tramite le nuove tecnologie. Il progetto vuole quindi valorizzare il patrimonio cinematografico italiano conservato dal CSC – Cineteca Nazionale, per fargli vivere una seconda e stimolante vita attraverso il rapporto interdisciplinare con le materie e gli ambiti didattici affrontati nelle scuole di ogni ordine e grado, dalla primaria alla secondaria.

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IL CALENDARIO DELLE PROI EZIONI DEI FILM E LE DATE DA RICORDARE

NOVEMBRE – proiezione IL CAMMINO DELLA SPERANZA (Giornata d’azione globale contro il razzismo e per i diritti delle persone migranti, rifugiate, sfollate – 18 dicembre)

GENNAIO – proiezione LA TREGUA (Giorno della memoria – 27 gennaio)

FEBBRAIO – proiezione E’ PICCERELLA (Nascita Elvira Notari – 10 febbraio; Giornata internazionale della donna – 8 marzo)

MARZO – proiezione ROMA CITTA’ APERTA (Fosse Ardeatine – 24 marzo; Festa della Liberazione 25 aprile)

APRILE – proiezione CINEMA SECONDO NATURA (Giornata mondiale della terra – 22 aprile)

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Cinema

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Martedi 31 ottobre 2023, Radio in, ospite del programma che conduco da 3 anni con Eliana Chiavetta, Open Day Cinema, il noto attore e regista Giulio Base, ha mostrato il mio libro: #cinemagiornalismo.

Giulio sta scrivendo il suo nuovo film, dopo À la Recherche, che andrà in sala il prossimo 2 novembre. Per me è stata una gioia immensa, inaspettata, sapere, da un autore così affermato, che il mio libro è per lui un utile e prezioso strumento di spunti e riflessioni sul rapporto tra Cinema e Giornalismo, per il suo prossimo film su un reporter di guerra, mi riempie d’orgoglio e mi spinge a continuare questa esaltante ricerca. Ecco il frammento dell’intervista

 

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Cinema

C’è ancora domani, il film della Cortellesi

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La speranza di un futuro migliore

Scelto come film d’apertura della Festa del Cinema di Roma, l’esordio alla regia di Paola Cortellesi è nei cinema dal 26 ottobre

Una famiglia come tante, nella Roma popolare del dopoguerra, fiaccata da una miseria che sembra senza via di uscita, ancora avvelenata dal conflitto e dalle divisioni che ha provocato nella società: è questo il “campo d’azione” voluto da Paola Cortellesi per il suo esordio alla regia, “C’è ancora domani“, scelto come apertura della Festa del Cinema di Roma 2023 e da giovedì 26 ottobre nelle sale.

Una moglie sottomessa al marito violento è il ruolo che Cortellesi riserva per sé (Valerio Mastandrea è il coniuge, ritratto in modo troppo monodimensionale per convincere), divisa tra la quotidianità in cui ogni lira è preziosa e l’umiliazione è costante, il tentativo di evitare le ire maritali, l’educazione di tre figli e i sogni di un futuro migliore. Tutto ciò, alla vigilia delle prime elezioni libere apertae anche alle donne, nel 1946.

Una regista al primo film ma con idee sicure di messa in scena: il bianco e nero è quella più evidente, per creare un collegamento con il Neorealismo coevo del periodo raccontato (ma l’effetto è finto, straniante).

Cortellesi percorre un confine labile, quello tra commedia e dramma, tra parodia e sperimentazione: osa – sempre meritevole, per un’opera prima – soprattutto sotto l’aspetto musicale, con momenti quasi musical che puntano a esorcizzare (o enfatizzare?) le violenze e una colonna sonora che sa piacevolmente spiazzare (da Jon Spencer Blues Explosion ad “aprire” – in tutti i sensi – il film in poi).

Se le scelte di cast “minore” funzionano (la vergogna umile di Romana Maggiora Vergano, l’ingenuo ottimismo di Emanuela Fanelli, la perfidia ironica di Giorgio Colangeli), alcune svolte narrative paiono estreme e scelte più per il loro essere funzionali alla trama che per la loro credibilità.

Una scelta coraggiosa quella di esordire alla regia dopo una carriera di successo con un film come questo, in cui nulla è semplice e nessuna scelta indolore: la riuscita è parziale (ne risente anche l’efficacia dell’interpretazione di Cortellesi) ma il percorso tracciato resta interessante. (Fonte: https://www.cinemaitaliano.info/news/76153/c-e–ancora-domani-la-speranza-di-un-futuro.html)

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